01-BREAK MAGAZINE NEWS SPORT E TEMPO LIBERO06-CITTA' EVENTI07-CATEGORIA EVENTI09-GALLERY EVENTI10-GALLERY STORY11-FOTOGRAFIABand Musicali Dal VivoFesta Ambulanza Cosp Mazzano (BS)Feste e SagreGallery 2017Mazzano (BS)Volontariato Generico2017-07-02- Album Foto 32° Festa Dell’Ambulanza Con La Band I Vagabonghi & Il Cabaret Di Piergiorgio Cinelli

Un’altra serata all’insegna del tutto esaurito agli stand gastronomici della Festa Dell’Ambulanza di Mazzano, dove i volontari hanno dato il massimo per dare un ottimo servizio ai visitatori della manifestazione. La serata e poi proseguita con l’aperitivo musicale con la band i Vagabonghi che vi presentiamo. Sono nati quasi per caso, i Vagabonghi, figli di un’amicizia e di una grande passione in comune: è il dicembre 2016 quando un gruppo di amici si ritrova in una taverna, quattro di loro amano la musica, nella stanza ci sono un basso e una chitarra; si aggiungono un tavolo, usato come percussione, e una voce. Improvvisano qualche pezzo e l’intesa fra di loro è buona, così il mese successivo decidono di organizzare una gita a Sanremo durante il periodo del Festival della Canzone Italiana per poter suonare lungo le strade della città. L’esperienza li entusiasma a tal punto da essere replicata a distanza di pochi giorni, e al loro ritorno la decisione di formare un vero e proprio gruppo è presa. Nel marzo 2017 è il debutto ufficiale, e da allora i Vagabonghi alternano concerti in feste e locali ad esibizioni sulle strade della città di Brescia e provincia. L’amicizia che li lega è il loro punto di forza, e il loro vasto repertorio passa dagli intramontabili classici alle più ritmate hit del momento, abbracciando non soltanto l’italiano e l’inglese, ma anche il francese, il tedesco e lo spagnolo; il tutto condito da un pizzico di sottile ironia e rigorosamente riarrangiato in chiave acustica! Anna Paolantoni – voce e percussioni Enrico Tagliani – chitarra acustica e cori Luca Casassa – basso acustico e cori Niccolò Casati – cajon e percussioni.

I ragazzi hanno poi lasciato il palco al Mitico Piergiorgo Cinelli che ha divertito il numeroso pubblico presente, raccontando in dialetto Bresciano e trasformato in canzoni, alcuni passaggi della sua vita da bambino, la scuola con i vari insegnanti, le interrogazioni, le gite scolastiche, i giochi, il rapporto con i compagni di classe, fino ai giorni nostri, dove amici e conoscenti, ne combinano di tutti i colori riscuotendo molti applausi. Durante la serata ha presentando la sua linea abbigliamento, con livree dedicate ai suoi aneddoti e alla sua musica rigorosamente in dialetto bresciano. Che dire il mitico Piergiorgio ama far sorridere il suo pubblico non solo con la sua musica ma anche con i gadget ispirati dalla sua storia che vi presentiamo.
Piergiorgio nasce a Brescia nella seconda metà del ventesimo secolo dopo Cristo, sin da piccolo la musica e l’archeologia esercitano su di lui un’irresistibile attrazione, infatti le prime esperienze musicali sono legate alla sua precocissima presenza nell’organico del coro della Parrocchia di Sarezzo, mentre le prime esperienze archeologiche si limitano invece allo scavo di poco profonde buche durante le oziose estati saretine nell’orto dei nonni paterni. Da allora le sue due passioni-professioni si legano, si intrecciano, si scambiano e si alternano fino a condurre poco serenamente il nostro all’alba del ventunesimo secolo. In questi ultimi, operosissimi anni le due attività si intersecano in maniera ancora più stretta e solida tanto da portarlo a confondere in maniera imbarazzante i caratteri di due strade così diverse. Non è raro vederlo cantare a squarciagola mentre pazientemente riporta alla luce preziose testimonianze del nostro glorioso passato o esibirsi sul palcoscenico con piccone, badile e carriola al posto dell’amata chitarra acustica. Una significativa rappresentazione di tutto ciò è sicuramente la copertina del primo disco “Fradèi che nas” che bene illustra lo stato confusionale di un cantante archeologo così spesso presuntuosamente convinto di essere un archeologo cantante. Curiosa anche la stravagante idea di far coincidere l’uscita del suo secondo album “Schìa le póce” con il ritrovamento a Mantova degli ormai celebri Amanti di Valdaro, una coppia di giovani neolitici ritrovati abbracciati dopo quasi quattromila anni. Attualmente il nostro è impegnato nella registrazione del dodicesimo cd che sta per uscire si intitola: “Pirlo, Pota & R&R”. Nel frattempo ha pubblicato una raccolta: “Fradèi che schia le talamóre”, che raccoglie i brani più significativi dei primi tre album: “fradèi che nas”, “Schia le póce” e “Talamóre”. 

Molto curato anche l’aspetto audio e luci seguito da Stefano Silvetri e Fabio Antonioli che hanno creato una coreografia audio e luci molto suggestiva ed emozionante per tutti coloro che amano la musica del cantautore Italiano. Il direttivo del Cosp Mazzano ringrazia tutti i volontari che a rotazione sono presenti nelle cucine e al servizio tavoli e i visitatori della manifestazione che hanno approfittato degli stand gastronomici e l’area dedicata alle famiglie e i loro piccoli con gonfiabili e molti altri giochi.